Analisi Favoriti Giro di Svizzera 2022: Remco Evenepoel terzo incomodo nel nuovo scontro tra Ineos e Bora
Non mancheranno i big al via del Giro di Svizzera 2022. La corsa a tappe elvetica, in programma dal 12 al 19 giugno, si conferma tra gli appuntamenti più importanti di questo periodo per diversi uomini di classifica (e non solo) nel percorso di avvicinamento al Tour de France. Proponendo un tracciato ricco di salite più o meno lunghe, oltre a una cronometro finale da non sottovalutare, la gara vedrà tra i principali favoriti quei corridori completi e forti su entrambi i terreni, ma chiaramente anche gli scalatori migliori avranno la possibilità di puntare al successo finale facendo la differenza nelle tappe di alta montagna.
Albo d’oro recente Giro di Svizzera
2021 CARAPAZ Richard
2020 Non disputato a causa della pandemia di Covid-19
2019 BERNAL Egan
2018 PORTE Richie
2017 SPILAK Simon
2016 LOPEZ Miguel Angel
2015 SPILAK Simon
2014 COSTA Rui
2013 COSTA Rui
2012 COSTA Rui
Favoriti Giro di Svizzera 2022
Nonostante la contemporaneità con il Giro del Delfinato (pur per una sola tappa), la corsa elvetica può contare anche quest’anno su un parterre di ottimo livello, con diversi grandi nomi e veri e propri squadroni al via. Tra questi, uno dei team meglio attrezzati è, con buona probabilità, la Bora-hansgrohe, che schiererà un terzetto di alta qualità formato da Aleksandr Vlasov, Maximilian Schachmann e Sergio Higuita. Il russo è reduce da una prima parte di stagione nella quale è stato protagonista di quasi tutte le gare a cui ha preso parte, piazzandosi spessissimo tra i primi e portando a casa quattro successi, l’ultimo dei quali proprio in Svizzera, al Giro di Romandia. Il percorso, poi, sembra molto adatto al 26enne, che ha dimostrato che anche nelle prove contro il tempo ha poco da temere nel confronto con gli specialisti. Crono che, invece, penalizza un po’ di più Higuita, che per puntare alla classifica finale dovrà cercare di guadagnare terreno in salita e nelle molte frazioni intermedie, mentre maggiori possibilità rispetto al colombiano potrebbe averle Schachmann, che ha sempre ottenuto buoni risultati in questo tipo di gare a tappe e che un anno fa qui chiuse ai piedi del podio.
A opporsi al trio della formazione tedesca, in una sorta di riproposizione dello scontro visto all’ultimo Giro d’Italia, ci sarà però un altro terzetto di assoluto livello, quello della Ineos Grenadiers, che potrà ambire al successo finale soprattutto con Daniel Felipe Martinez. Il colombiano, vincitore in aprile del Giro dei Paesi Baschi, è un corridore completo, che nell’ultimo anno è cresciuto molto e che sulle strade elvetiche affronterà un test importante in chiave Tour de France, dove molto probabilmente avrà l’occasione di giocarsi le sue carte. Pensando alla Grande Boucle, poi, la squadra britannica schiererà qui in Svizzera anche Adam Yates e Geraint Thomas: considerando la crono finale di 25,6 chilometri, totalmente pianeggiante e adatta agli specialisti, il 29enne dovrà principalmente provare a guadagnare terreno in salita per poi cercare di difendersi nell’ultima tappa. Per il gallese, invece, sarà importante ritrovare le migliori sensazioni dopo una prima parte di stagione poco esaltante, nella quale non è praticamente mai riuscito a essere tra i protagonisti.
Nella lotta tra i due squadroni, però, è pronto a inserirsi quel fenomeno che risponde al nome di Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl). Il belga, che un paio di settimane fa ha dominato il Giro di Norvegia, ha dichiarato di recente di volersi concentrare maggiormente sulle gare a tappe del WorldTour, partendo proprio dal Giro di Svizzera, dove sicuramente sarà a suo favore la cronometro conclusiva di Vaduz. Per il 22enne, quindi, sarà importante non perdere troppo terreno negli ultimi due tapponi di montagna, che presentano quelle lunghe salite che finora sono spesso risultate indigeste al nativo di Aalst. A fianco di Evenepoel nelle otto giornate in terra elvetica ci saranno poi due altri uomini che potrebbero fare una buona classifica per il Wolfpack, ovvero Fausto Masnada e Ilan Van Wilder, ma entrambi saranno al rientro alle gare dopo un lungo periodo di inattività causa malattie e infortuni, dunque la loro condizione sarà tutta da valutare.
Pur avendo mandato i suoi migliori uomini di classifica al Delfinato, tra le formazioni da tenere in considerazione per il successo finale c’è comunque anche la Jumbo-Visma. In particolare, Rohan Dennis sembrerebbe essere il corridore che ha le migliori chances di fare classifica per la squadra neerlandese grazie anche e soprattutto alla lunga prova contro il tempo dell’ultimo giorno. L’australiano, del resto, ha già chiuso questa corsa sul podio nel 2019, ma per ripetere il risultato dovrà probabilmente difendersi nelle tappa di alta montagna, giornate che, al contrario, saranno a favore di Sepp Kuss, con lo statunitense che dovrebbe poter godere di libertà di azione durante questa settimana. Per un piazzamento (almeno) nei primi dieci, però, attenzione anche a Sam Oomen, corridore mai particolarmente appariscente ma piuttosto costante, che già in passato ha chiuso questa e altre brevi gare a tappe nella top ten.
Tra coloro che possono puntare a un piazzamento nella parte alta della classifica possiamo poi citare tre corridori piuttosto abili sia a cronometro che in salita quali Ion Izagirre (Cofidis), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan) e Rigoberto Uran (EF Education-EasyPost). Il basco ha chiuso malamente, con una caduta al Romandia, una buona prima parte di 2022, nella quale ha raccolto più di una top ten nelle brevi gara a tappe oltre a vincere l’ultima frazione della corsa di casa, conclusa sul podio alle spalle di Martinez. Un successo anche per il kazako, ma la sua primavera è stata decisamente diversa rispetto a quella di Izagirre a causa di una brutta caduta a marzo, che l’ha tenuto lontano dalle corse per quasi due mesi. La condizione dell’ex campione del mondo U23, rientrato un mese fa al Giro d’Ungheria, è quindi tutta da valutare, ma se dovesse avere una buona gamba potremmo vederlo là davanti. Anche il colombiano ha corso poco nella prima metà dell’anno, ma del resto anche lo scorso anno si presentò al via di questa corsa con pochi giorni di gara nelle gambe e alla fine chiuse al secondo posto, dunque non può essere escluso del tutto dal lotto dei possibili favoriti.
Saranno comunque tanti gli scalatori di livello al via, molti dei quali dovranno però pensare soprattutto a guadagnare in salita per cercare poi di difendersi nella crono conclusiva. Rispondono a questa descrizione corridori come Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), che spera di trovare continuità dopo essere tornato al successo lo scorso aprile, Marc Soler (UAE Team Emirates), che dopo tanto lavoro per Pogacar avrà la possibilità di correre da capitano qui in Svizzera, Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert), reduce dall’ottavo posto al Giro d’Italia, il padrone di casa Gino Mäder (Bahrain Victorious), secondo all’ultimo Romandia, Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech), terzo un anno fa e tornato di recente ad alzare le braccia al cielo, Neilson Powless, Hugh Carthy (EF Education-EasyPost) e il giovane Clement Champoussin (Ag2r Citroen). A proposito di giovani, infine, attenzione anche agli interessanti Thymen Arensman e Andreas Leknessund (Team DSM), che, al contrario dei corridori appena citati, vanno piuttosto forte anche a cronometro.
Naturalmente, il Giro di Svizzera offre spazio anche ad altri tipi corridori, che invece di puntare alla classifica guarderanno ai successi parziali. Il primo nome che salta all’occhio è ovviamente quello di Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), che, viste le diverse tappe con un profilo da classiche presenti nel percorso, potrebbe provare a lasciare il segno in più di una giornata al pari di Benoit Cosnefroy (Ag2r Citroen), Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), Marc Hirschi, Alessandro Covi, Matteo Trentin e Diego Ulissi (UAE Team Emirates), senza dimenticare Stefan Küng (Groupama-FDJ) e Stefan Bissegger (EF Education-EasyPost), che punteranno soprattutto alla crono conclusiva. Tra gli sprinter resistenti, che però in generale avranno poche occasioni, possiamo invece citare Alexander Kristoff (Intermarché-Wanty-Gobert), Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco), Peter Sagan (TotalEnergies), Patrick Bevin (Israel-Premier Tech), Bryan Coquard (Cofidis) e Alex Aranburu.
Borsino dei Favoriti Giro di Svizzera 2022
***** Aleksandr Vlasov
**** Remco Evenepoel, Daniel Martinez
*** Rohan Dennis, Maximilian Schachmann, Adam Yates
** Alexey Lutsenko, Ion Izagirre, Geraint Thomas, Thibaut Pinot
* Sergio Higuita, Rigoberto Uran, Gino Mäder, Jakob Fuglsang, Domenico Pozzovivo
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